Il pappagallo di Malher

9788870911091
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Lindgren, Torgny
Originaltitel: I brokiga blads vatten
Iperborea, 205 pgs.

Se “spiritualità, ironia e allegria” sono le caratteristiche che pongono scrittori come Selma Lagerlöf, Hamsun, Thomas Mann o Kafka, “dove più in alto la letteratura non può arrivare” – dice un personaggio del libro – Lindgren meriterebbe di essere aggiunto alla lista per la leggerezza con cui sa muoversi nelle sfere dell’arte e dello spirito, mescolando musica a filosofia, cucina a teologia, la minuta osservazione degli aspetti più triviali dell’esistenza alle fondamentali questioni umane. Accanto a Mahler che compone il suo Das Lied von der Erde copiando la malinconica melodia di un pappagallo, alla piccola Alma decisa a conquistare il suo posto nella storia della musica, a Thomas Mann celebrato con un grottesco funerale, al principe pittore Eugenio Bernadotte apprendista di un geniale paesaggista ambulante, alla moglie di Lot nel suo instabile sale, ruota una variopinta umanità di venditori di casalinghi, organisti ciechi, consiglieri di corte, anonimi artisti, colte etére, titanici contadini pronti a discutere dell’essere e dell’apparire, del bello e del sacro e a difendere con gesti estremi la loro unicità di esseri umani. Dalle capitali europee alla terra di nessuno al confine tra est e ovest, dalle scale che un vecchio sale come un moderno Sisifo al soffitto dove aleggia un bambino malato di tubercolosi trovando che la vita è meravigliosa, Lindgren costruisce la geografia del suo cosmo in cui tutto è plausibile, i fatti storici quanto i prodigi, la realtà quanto la finzione. Perché è questo il tema fondamentale in cui si ricompone il caleidoscopio di questi racconti: l’eterna contraddizione tra la multiforme varietà dell’esperienza nel suo inarrestabile fluire e la forzata immutabilità di ogni sua rappresentazione, quella artistica quanto quella che compie ogni coscienza individuale nel suo tentativo di definirla e darle un significato. Un paradossale mondo come volontà e rappresentazione, in cui accanto alla musica è l’arte del tombolo a superare i limiti della creazione umana, dando forma al suo anelito all’infinito.