La ricetta perfetta

9788870911284
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Lindgren, Torgny
Originaltitel: Pölsan
Iperborea, 223 pgs.

“Lei è un impostore. Un bugiardo e un falsificatore. Un farabutto e un ciarlatano.” È con queste parole e con l’assoluta proibizione di scrivere che il cronista locale di una sperduta provincia nel nord della Svezia è liquidato dal grande giornale a cui per anni ha inviato i suoi trafiletti, popolando di personaggi e fatti inventati una regione desolata di foreste e acquitrini. Cinquantatré anni dopo, ultracentenario sopravvissuto alla sua vecchiaia, l’indomito autore riprende la penna per concludere la cronaca, bruscamente interrotta, dell’arrivo al villaggio di due nuovi abitanti e dei loro sorprendenti vagabondaggi in motocicletta. Ma quale appassionata ricerca spinge Robert Maser, profugo tedesco di sospetta identità, e Lars Högström, il nuovo maestro elementare felicemente immune dall’imperante tubercolosi, amici per amore della musica, uniti in estemporanei duetti canori, a inforcare la loro fida Diamant e a visitare ogni podere, ogni casolare sulle impervie strade del Västerbotten? È nella pölsa che i due pellegrini gastronomi hanno trovato la loro pietra filosofale, il sacro Graal del loro viaggio iniziatico. Da quando la loro coscienza si è risvegliata all’assaggio di quella prodigiosa specialità culinaria a metà tra la trippa e la galantina, cucinata con ingredienti e formule segrete in tante varianti “quanti sono gli esseri umani”, la loro vita ha trovato un punto fermo nella realtà effimera e contingente: cercare la ricetta perfetta, la pölsa sublime che dà forma a quell’anelito all’assoluto che porta all’incontro con il proprio destino. Con uno humour affettuoso e surreale alla Kaurismäki, Lindgren sa mescolare gli elementi che rendono autentica e veritiera l’arte ingannatrice del romanzo: la leggerezza e il divertimento e la serietà dei temi. La verità documentaria e quella dell’immaginazione, l’identità e la memoria, la vecchiaia e l’eterna giovinezza della creatività, la malattia e l’aspirazione alla felicità, il simmetrico ordine della ragione e la contraddittorietà e unicità dell’animo umano, quel capriccio di un illusionista capace di “una visione della vita luminosa e di coraggio di vivere, anche se in realtà sono privi di ogni fondamento".